La chiesa di Santa
Maria della Consolazione ad Altomonte è un esempio di committenza feudale nel
nostro territorio. Costruita come rifacimento di una piccola chiesa normanna in
seguito alla volontà testamentaria espressa nel 1336 dal conte Filippo I
Sangineto, dignitario alla corte di Roberto d’Angiò, viene concepita come
cappella per il feudatario e la sua famiglia. Il duomo presenta rapporti molto
stretti con il gusto francese, più di quanto non avvenisse nella capitale del
Regno, ravvisabili soprattutto nel rosone rayonnant e
nel portale archiacuto. Per questo motivo è un esempio raro in una regione in
cui la tradizione architettonica bizantina rimane dominante, quasi un pezzetto
di Francia ai piedi del Pollino pronto ad offrirsi ai nostri occhi, come un
prezioso souvenir regalatoci
dal conte in ricordo dei suoi viaggi in Provenza, da custodire e valorizzare.
Santa Maria della Consolazione, Altomonte. |
Testo di Martina Bianco. Foto di Lucia Sannuti
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