Kustendil (Bulgaria), 1901-Torino 1982
Scomposizione Meccanica
1922
tempera su cartone, 43×32,50 cm
Collezione MAON, Rende
Nicolay Diulgheroff, bulgaro di nascita,
espose precocissime prove, purtroppo perdute, in alcune mostre collettive nel
suo paese di origine tra il 1915 e il 1918. Dal 1922 la sua personalità
artistica appare definitivamente formata e ne dà testimonianza il dipinto Scomposizione
meccanica di cui vi sono poche notizie a riguardo. Ad aiutarci nella
comprensione dell’opera è un altro suo dipinto, Le sorelle, anch’esso,
come quello qui esposto, una delle scarse testimonianze superstiti della
pittura di Diulgheroff prima del suo trasferimento nel 1926 a Torino dove
conobbe, tramite Marinetti, Fillia, fondatore del gruppo futurista torinese al
quale Diulgheroff aderì subito. L’opera Le sorelle, conservata dal 1971
nella Galleria d’Arte Moderna di Roma, nella resa del colore e delle forme è,
infatti, accostabile a Scomposizione Meccanica. In questo dipinto le
immagini sono schematizzate secondo piani cromatici vivaci a campitura
uniforme. Le figure geometriche sono dislocate in modo da incastrarsi l’una con
l’altra dando così un senso di ritmo dinamico di forme colorate che riflettono
la lezione costruttivista, assimilata durante la sua formazione al Bauhaus di
Weimar. Diulgheroff fu anche un architetto, progettista di mobili e oggetti e
allestitore di mostre e di interni. Suo è il marchio a spirale dell’Amaro Cora
(1928).
Bibliografia
Nicola Diulgheroff: architetto, graphic
industrial designer: documentazione storico-critica di un pioniere del
costruttivismo e del futurismo oggettivo, a
cura di C. Belloli, M. Pinottini, Torino 1987.
M. Pinottini, Diulgheroff futurista:
26.3-26.4.1977, Torino 1977.
[Valentina Chiefalo]
Nessun commento:
Posta un commento