La storia del Castello ducale di
Corigliano inizia nell’XI secolo, con l’arrivo dei Normanni nell'Italia meridionale, i quali crearono un avamposto fortificato a garanzia dei loro insediamenti.
Il momento di maggiore splendore si
registra sotto la guida della famiglia Sanseverino, che dominò il feudo dal XIV al XVI secolo, e diede al castello
la forma definitiva che tutt'oggi mantiene. Tuttavia, nei secoli, gli
interventi di restauro e di manutenzione si sono susseguiti incessantemente,
nascondendo, in parte, le tracce più antiche.
I recenti lavori di manutenzione hanno
fatto sì che la fortezza mantenesse il suo stato di splendore, rendendo gli
ambienti vivi e ospitali anche per gli attuali visitatori.
Le sale si mostrano così come erano state
concepite dai precedenti proprietari, e ci invitano ad esplorare le cucine e “ad
accomodarci” nella bellissima sala da pranzo, prima di rilassarci nel luminoso
Salone degli Specchi.
Come consuetudine, nel castello è presente
anche una cappella privata dedicata a Sant'Agostino, realizzata nel Settecento
dalla famiglia Saluzzo. La pala d’altare, risalente al 1872, è forse – ma sarebbe meglio dire purtroppo – una delle opere meno famose del pittore napoletano Domenico Morelli e
raffigura una "Madonna delle Rose", affiancata dai Santi Antonio Abate e
Agostino. Sulla volta, invece, un capolavoro di Girolamo Varni, recentemente
riportato alla luce in seguito a un restauro curato dal nostro professore, da
poco scomparso, Giorgio Leone.
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Il Salone degli specchi all'interno del Castello ducale di Corigliano Calabro.
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Testo e foto di Sara Passante.